

La Mozzarella di Bufala è un prodotto che ha sostenuto generazioni di allevatori e che entusiasma chiunque sappia riconoscere l’inimitabile gusto delle mozzarelle ottenute dal latte di bufala. La Mozzarella di Bufala, riconosciuta come formaggio a Denominazione d’Origine Protetta, è la regina dei formaggi a pasta filata riuscendo ad esaltarne la versatilità e la fresca dolcezza.
Il latte di bufala utilizzato proviene da piccoli allevamenti situati nella zona litoranea del Parco Nazionale del Cilento, ai confini della Basilicata fino alla Piana del Sele.
La pasta filata può essere lavorata a mano in modo da conferirgli la tipica forma a treccia.
La Mozzarella di Bufala Campana ha regole di produzione che obbediscono al disciplinare messo a punto dal Consorzio di Tutela, costituito nel 1981 e unico organismo riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali per la tutela, vigilanza, valorizzazione e promozione della Mozzarella di Bufala Campana DOP. Grazie al Consorzio la Mozzarella di Bufala Campana è stata l’unica ad ottenere il riconoscimento europeo della DOP. Il disciplinare di produzione prevede l’utilizzo di solo latte intero di bufala, oltre al caglio e sale, che - rispetto al latte di vacca - è molto più ricco in proteine, grassi e sali minerali. Ne occorrono circa 4 litri per ottenere 1 kg di mozzarella.
E’ particolarmente nutriente (288 kcal/100 g.) per la presenza di 17 g. di proteine, 24 g. di grassi (soprattutto acidi grassi insaturi ed acidi grassi a corta catena); il colesterolo non supera i 50/60 mg. Pochissimo il lattosio 0,4 g. La Mozzarella di Bufala Campana Dop è meno calorica di altri formaggi.
La Mozzarella di Bufala Campana è il più importante marchio Dop del centro-sud Italia.
Il modo migliore per esaltare le sue caratteristiche è consumarla al naturale, oppure accompagnata con dell’insalata o dei pomodori (‘caprese’), ma anche abbinata con del prosciutto crudo (antipasto all’italiana) o con melone bianco.
Ottima in insalate di pasta, tagliata a dadini; ma sempre al crudo. Se proprio deve essere cucinata, allora la pizza è la sua espressione più tradizionale.